LUGLIO 2023 – Allegato A alla DGR 2018 XI 695 Schema regolamento edilizio tipo

Allegato A alla D.G.R. 24 ottobre 2018 – n. XI/695: lo schema di Regolamento edilizio-tipo.

 

L’allegato A alla D.G.R. 24 ottobre 2018, n. XI/695, reca lo schema di Regolamento edilizio-tipo regionale, il quale definisce l’impianto strutturale al quale i regolamenti comunali – nell’ottica di uniformità perseguita – devono conformarsi.

 

Come si evince dall’«Indice» indicato dal legislatore regionale, il regolamento edilizio si articola in due Parti: una Prima Parte denominata «Principi generali e disciplina generale dell’attività edilizia» ed una Seconda Parte denominata «Disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia».

 

Nella Prima Parte – «Principi generali e disciplina generale dell’attività edilizia» – deve essere richiamata e non riprodotta la disciplina generale dell’attività edilizia operante in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e regionale, la cui individuazione è propedeutica al rispetto del principio di non duplicazione.

 

Difatti, al fine di evitare inutili duplicazioni di disposizioni statali e regionali, si prevede che la Prima Parte dei regolamenti edilizi si limiti a «richiamare, con apposita formula di rinvio, la disciplina relativa alle materie di seguito elencate, la quale pertanto opera direttamente senza la necessità di un atto di recepimento nei regolamenti edilizi:

  1. a) le definizioni uniformi dei parametri urbanistici ed edilizi;
  2. b) le definizioni degli interventi edilizi e delle destinazioni d’uso;
  3. c) il procedimento per il rilascio e la presentazione dei titoli abilitativi edilizi e le modalità di controllo degli stessi;
  4. d) la modulistica unificata edilizia, gli elaborati e la documentazione da allegare alla stessa;
  5. e) i requisiti generali delle opere edilizie, attinenti:

e.1. ai limiti inderogabili di densità, altezza, distanza fra i fabbricati e dai confini;

e.2. ai rispetti (stradale, ferroviario, aeroportuale, cimiteriale, dei corsi d’acqua, degli acquedotti e impianti di depurazione, degli elettrodotti, dei gasdotti, del demanio marittimo);

e.3. alle servitù militari;

e.4. agli accessi stradali;

e.5. alle zone interessate da stabilimenti a rischio di incidente rilevante;

e.6. ai siti contaminati;

  1. f) la disciplina relative agli immobili soggetti a vincoli e tutele di ordine paesaggistico, ambientale, storico culturale e territoriale;
  2. g) le discipline settoriali aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia, tra cui la normativa sui requisiti tecnici delle opere edilizie e le prescrizioni specifiche stabilite dalla normativa statale e regionale per alcuni insediamenti o impianti»[1].

 

La Parte Seconda, come anticipato, è quella deputata a dettare le «Disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia», costituendo dunque il corpus dell’articolato, la cui puntuale individuazione contenutistica è rimessa ai singoli Comuni seppur nel rispetto della struttura indicata dallo schema-tipo.

 

Si prescrive, in particolare, che le previsioni regolamentari vengano ripartite nell’ambito di cinque Titoli complessivi, ciascuno dei quali riguardante un differente profilo dell’attività urbanistico-edilizia e suddiviso – a sua volta – in distinti Capi aventi ad oggetto aspetti puntuali legati alle materie che vengono in rilievo. Lo schema indicato è il seguente:

 

TITOLO I – DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI

Capo I – SUE, SUAP e organismi consultivi

Capo II – Altre procedure e adempimenti edilizi

 

TITOLO II – DISCIPLINA DELLA ESECUZIONE DEI LAVORI

Capo I – Norme procedimentali sull’esecuzione dei lavori

Capo II – Norme tecniche sull’esecuzione dei lavori

 

TITOLO III – DISPOSIZIONI PER LA QUALITÀ URBANA, PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E FUNZIONALI

Capo I – Disciplina dell’oggetto edilizio

Capo II – Disciplina degli spazi aperti, pubblici o di uso pubblico

Capo III Tutela degli spazi verdi e dell’ambiente

Capo IV infrastrutture e reti tecnologiche

Capo V Recupero urbano, qualità architettonica e inserimento paesaggistico

Capo VI Elementi costruttivi

 

TITOLO IV – VIGILANZA E SISTEMI DI CONTROLLO

 

TITOLO V -NORME TRANSITORIE[2].

 

Ferme le ulteriori indicazioni puntuali fornite dallo schema – al quale si rinvia integralmente – in ordine alla precisazione delle disposizioni regolamentari collocabili nell’ambito della struttura delineata, si consente di rimandare ad appositi regolamenti comunali – laddove esistenti – che trattino, in modo specifico e coordinato con tutte le altre norme vigenti di settore, alcuni dei profili de quibus, come espressamente sancito in riferimento in relazione alla materia telematica o a quella del verde pubblico e privato[3].

 

[1] Allegato A alla D.G.R. 24 ottobre 2018 – n. XI/695.

[2] https://www.regione.lombardia.it/wps/wcm/connect/3fe3edab-2b9e-4f5a-a40a-43e692c38fb0/dgr-695-2018-adozione-regolamento-edilizio-tipo.pdf?MOD=AJPERES&CACHEID=ROOTWORKSPACE-3fe3edab-2b9e-4f5a-a40a-43e692c38fb0-nswiDOF

[3] Allegato A alla D.G.R. 24 ottobre 2018 – n. XI/695.